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Progetto Accoglienza Giovani Ucraini
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Dalle pagine del Corriere della Sera un'interessante dibattito sui giovani e le nuove tecnologie.
Le tecnologie digitali e il web sarebbero responsabili di una generazioni di ragazzi dell’”attenzione parziale”, colpiti da un’inesorabile regressione delle capacità di ragionamento e di concentrazione. L'allarme arriva da diversi docenti universitari del network Athena di Pubblicità Progresso, che avrebbero riscontrato un trend comune nelle caratteristiche dei nuovi studenti, come la tendenza all’apprendimento meccanico delle nozioni, pensiero poco strutturato, incapacità di cogliere le informazioni essenziali e l’architettura di quanto leggono, superficialità nell’approccio all’informazione.
La ricetta per rimediare a questo degrado (divieto d’uso di tablet e smatphone in aula confinando il loro uso solo alle ricerche con fini didattici, rivalorizzazione dell'insegnamento del latino e del greco e della scrittura a mano) però non convince e uno studente risponde "Educhiamo gli educatori prima ancora degli studenti.
Anche le opinioni raccolte da Tuttoscuola fra alcuni esperti vanno in disaccordo con l'allarme lanciato dal Network Athena e si possono riassumere con "questa è la tipica teoria di chi vede il mutamento e non sa come affrontarlo". La scuola deve trasformarsi da luogo in cui vengono principalmente fornite informazioni, ad ambiente in grado di aiutare i giovani a costruire un sapere ricco di senso e personalizzato
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